DALL‘ASCOLTO PASSIVO ALL’ASCOLTO ATTIVO IN 4 PASSI!

Thomas Gordon individua 4 step per arrivare ad un ascolto più profondo:
Ascolto passivo
Messaggi di comprensione
Inviti all’approfondimento
Ascolto attivo
Ascolto passivo: inizialmente è importante ascoltare l’altro restando in silenzio e senza interromperlo, così da fargli capire che siamo interessati a quanto sta dicendo.
E’ importante avere un atteggiamento di apertura (guardare l’altro negli occhi, tendersi verso l’altro,…) e prestare attenzione anche al linguaggio non verbale.
Messaggi di comprensione: restare in ascolto comunicando, sia verbalmente che non, messaggi di interesse (ad esempio: “Capisco…Ti ascolto… Sto cercando di capire…”).
Inviti all’approfondimento: inviare messaggi che incoraggiano l’altro ad approfondire ciò che sta dicendo (ad esempio: “Continua pure… Dimmi… Spiegami meglio…”).
Ascolto attivo: livello più profondo di ascolto, in cui è importante restituire all’interlocutore il messaggio percepito, ripetendolo, in modo da verificare se il messaggio è stato compreso correttamente e far sì che l’altro si senta ascoltato attentamente.
Per fare ciò possiamo utilizzare 3 tecniche:
 – Parafrasare: riformulare i concetti dell’altro con parole diverse.
– Riflettere i sentimenti dell’altro (ad esempio: “Deve essere stato brutto… Ti sarai sentito male… “), in modo che l’altro si senta compreso e ascoltato, in modo empatico.
– Riepilogare: riassumere di tanto in tanto ciò che l’interlocutore sta dicendo.

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